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Eterno Ritorno

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Commento Enrica (di Roma) dal forum “Writer’s dream”

 Dalla quarta di copertina:
Un’aspirante scrittrice muore in circostanze misteriose. Il caso, affidato al maresciallo Frontoni, si rivela complicato. Due amiche della vittima, un frate e un uomo dal passato torbido porteranno a galla un universo terribile e inquietante: manipolazioni, esperimenti, iniezioni letali e un vorticoso giro di denaro e potere dietro la facciata perbene di una multinazionale. Sullo sfondo, il mondo dello star system con attricette siliconate dai volti rifatti. Forse ci sarà spazio anche per l’amore, quello perduto, desiderato, idealizzato. Forse.

ASPETTI GENERALI
Fin dove può spingersi la vanità umana, quando viene affiancata e incitata dalla sete di potere? Secondo Lorenza Pellegrini può raggiungere livelli di crudeltà e ferocia apparentemente inimmaginabili. Leggendo il suo libro è inevitabile riflettere sul mondo che ci circonda, su quanto sia dedito all'esaltazione della forma e su quanto poco badi alla sostanza. Una delle chiavi di lettura è sicuramente l'accusa alla totale assenza di valori della società odierna, nella quale qualunque cosa, inclusa la morte, assume meno importanza rispetto allo scintillio di un'apparente perfezione.

TRAMA
Il libro si apre con il ritrovamento di un cadavere di donna in un fosso. Un medico legale è già pronto per refertare il corpo, ma la donna, un'aspirante scrittrice che nel momento della morte stava lavorando al suo secondo romanzo, continua ad essere in grado di pensare, di sentire, di capire cosa le succede intorno. Perché? Beh, questo non posso dirvelo Però posso dirvi che la donna morta in qualche modo sarà in prima persona un aiuto alle indagini.
La morte appare immediatamente anomala, nessuna causa apparente, "morte naturale", pur essendo sempre stata una persona in perfetta salute. Per questo motivo suo marito, il suo medico curante (Stella) e una delle sue amiche (Mat) iniziano una sorta di indagine parallela durante la quale emergeranno aspetti inquietanti legati al mondo della medicina estetica. Sarà un percorso lungo, costellato dall'entrata in scena di molti personaggi come un vecchio compagno di università di Mat, Daniele, che per ragioni legate al suo discutibile passato decide di entrare in convento e farsi frate; Giovanna, la moglie del commissario Frontoni, un pessimo esempio di donna; il personale medico della clinica che fa da sfondo al romanzo, tutti di bassa lega, nessuno escluso. E naturalmente Mat, Stella e Lo, vittima ignara di un sistema drogato.
VOTO PER LA TRAMA: 8/10

PERSONAGGI:
L'autrice ha fatto un buon lavoro di caratterizzazione. I personaggi si vedono, si percepiscono i loro pensieri e le loro attitudini. Nell'emisfero positivo spiccano maggiormente le donne, inclusa la vittima, mentre in quello negativo a farla da padrone sono gli uomini, sia per malvagità che per debolezza interiore.
L'autrice è riuscita a tenere sullo stesso piano tutti i protagonisti, non ci sono figure di spicco ma tutti sono ben presenti in ogni pagina, anche dove non si parla direttamente di loro.
Forse in un paio di casi sono un po' troppo stereotipati, come ad esempio Mariano che è l'incarnazione perfetta del superfluo, a cui fa da contraltare Stella che invece rasenta la perfezione in ogni ambito: estetico, professionale, morale. Non a caso tra i due ci sarà molto da dire nel libro, non solo come singole entità ma anche come improbabile accoppiata. E forse questi due personaggi rispetto agli altri perdono un po' di credibilità.
VOTO PER I PERSONAGGI: 7.5/10

SCELTE STILISTICHE
Lo stile utilizzato dall'autrice è la cosa che mi è piaciuta di più. Ottima proprietà di linguaggio (si vede la professoressa, se me lo permettete ) e ho trovato davvero interessante il modo in cui Lorenza riesce a mettersi nei panni dei protagonisti, specialmente quando questi non possono descriversi attraverso le parole. A differenza di altri romanzi l'autrice, almeno in determinati passaggi, non può sicuramente basarsi su esperienze personali ma nonostante questo riesce ad essere leggera, a volare sopra le cose in maniera delicata e mai superficiale. Riesce a trasmettere perfettamente le emozioni vissute dai suoi protagonisti anche quando loro stessi non sono in grado di scinderle. Il modo di raccontare di Lorenza è davvero raffinato, non arriva mai all'eccesso, nessuna caduta di stile, nemmeno quando lo scenario renderebbe facile scadere nel volgare.
VOTO PER LO STILE: 10/10

GIUDIZIO PERSONALE
Il mio giudizio deve necessariamente essere suddiviso in due parti. Il primo è relativo alla prima metà del libro, fino al punto di snodo delle indagini. Per questa prima parte darei undici su dieci. Difficile racchiudere le prime cento pagine in un aggettivo. Ho trovato questa parte del libro davvero meravigliosa, interessante, appassionata, leggera, delicata, romantica. Da una parte c'è una fragilità che fa quasi tenerezza, dall'altra una forza devastante. La sacralità della vita viene irrisa con una delicatezza disarmante, in un mondo dove anche il battito di ali di una fastidiosa mosca assume significati apparentemente impensabili.
Nella seconda parte il karma fa il suo dovere, andando a colpire in alcuni casi e premiare in altri, chi nella prima parte del libro ha compiuto azioni indegne o meritevoli.
La seconda parte del romanzo l'ho trovata un pochino meno incisiva, lentamente vanno a scemare quegli aspetti surreali che rendevano il libro così interessante per lasciar spazio ad un'accusa sempre meno velata nei confronti del consumismo e delle apparenze, ma forse è inevitabile visto che si tratta di un giallo, e prima o poi i suoi aspetti misteriosi devono essere rivelati.
Eterno Ritorno è la full immersion di un'anima candida in un mondo sporco, dove se non stai attento rischi di rimanere macchiato a vita, e non c'è candeggina che tenga. Una volta che la macchia c'è è impossibile mandarla via.
Dal punto di vista della "confezione" rispetto all'altro testo di Montag che ho recensito, nulla da eccepire. Impaginazione perfetta, giusto due o tre refusi ma di pochissimo conto, e su 276 pagine direi che ci possono ampiamente stare, ottimo editing. Come sottolineava l'editore nell'altro topic si nota che con il tempo è stata nettamente migliorata anche la confezione senza per questo intaccare il contenuto.
Un romanzo sicuramente interessante, dove il surreale si mischia al vissuto per lunghi tratti. Un ottimo lavoro, a mio parere. Faccio presente che in questa recensione ho cercato di rimanere generica il più possibile perché essendo un giallo non posso assolutamente rivelare nulla della trama, da un certo punto in poi.

VOTO COMPLESSIVO: 8,5/10

                                                                                                                                                            

 febbraio 2010


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Commento Martina dal forum “Writer’s dream”

Dalla quarta di copertina:
Un’aspirante scrittrice muore in circostanze misteriose. Il caso, affidato al maresciallo Frontoni, si rivela complicato. Due amiche della vittima, un frate e un uomo dal passato torbido porteranno a galla un universo terribile e inquietante: manipolazioni, esperimenti, iniezioni letali e un vorticoso giro di denaro e potere dietro la facciata perbene di una multinazionale. Sullo sfondo, il mondo dello star system con attricette siliconate dai volti rifatti. Forse ci sarà spazio anche per l’amore, quello perduto, desiderato, idealizzato. Forse.

ASPETTI GENERALI
La nostra vita non è indipendente da quella degli altri, che lo si voglia o no.
Tutto quello che ci accade, sebbene assurdo e improbabile, è molto spesso dovuto a disegni più grandi di noi.
Queste trame si dipanano spesso alle nostre spalle, dovute in parte al caso, in parte alla tempra calcolatrice dell’uomo.
Tutto può cambiare in un attimo, e chi può dire se in bene o in male?
Certo è che ci può ancora essere uno spiraglio di speranza per un’umanità corrotta fino all’osso, può ancora accadere che si torni a sorridere - nel ricordo di chi non c’è più e nella gioia degli affetti presenti.
Che sia pure un eterno ritorno, e le persone più autentiche sapranno come affrontarlo.

TRAMA
Un incidente misterioso, la morte di una donna per cause apparentemente inspiegabili dal punto di vista clinico e personale.
La morte di Lo ha sconvolto tutti – una persona tranquilla, che amava dedicarsi soprattutto alla famiglia e alla passione per la scrittura – e sarà solo il punto di partenza per un coinvolgente crescendo di eventi.
Ci sono persone che per questa tragica morte non sanno darsi pace, come la dottoressa Stella Alpi e un’altra amica della vittima, Mat.
Ce ne sono altre che verranno loro malgrado coinvolte e vedranno rivoluzionata la loro esistenza – ad esempio il frate Daniele Tagliati -, per non parlare di coloro che strumentalizzano la vita degli altri praticamente ogni giorno – per fare un nome, il magnate Mariano Ceccarelli.
Lo è il filo che collega tutti, colei che supervisiona gli eventi in silenzio ma non troppo, colei che sa riconoscere qual è il momento più opportuno per uscire di scena.
VOTO PER LA TRAMA: 9/10

PERSONAGGI:
Il sistema dei personaggi è il punto di forza di questo romanzo: non si può dire che sia Lo la vera protagonista della vicenda, anzi “Eterno Ritorno” è una finestra, uno squarcio su un’ipotetica vita reale che come tale vive solo grazie alla dialettica che s’instaura fra ognuna delle figure che si muovono al suo interno.
Ho adorato la dottoressa Stella Alpi, Daniele Tagliati e Mariano Ceccarelli, per il loro essere sfaccettati e perennemente in bilico sul confine invisibile fra bene e male, portatori di un forte realismo.
VOTO PER I PERSONAGGI: 9/10

SCELTE STILISTICHE
Lo stile è concitato e concentrato, reso ancor meglio dalle sezioni brevissime e dal cambiamento repentino dei punti di vista, grazie al quale si passa continuamente da una scena a un’altra.
La componente fantastica è originale e anche meticolosamente motivata, ed è bello lasciarsi andare e prenderla per vera.
Ho apprezzato anche molto l' "epilogo (secondo romanzo)", perché conferisce una certa circolarità e in più ci fa ripiombare di nuovo negli eventi, permettendoci di analizzarli di nuovo ma sotto una luce diversa.
VOTO PER LO STILE: 10/10

GIUDIZIO PERSONALE
Il libro mi è piaciuto molto, è riuscito spesso a sorprendermi e sempre a coinvolgermi.
Le cose non vanno come dovrebbero andare né come ci si aspetta che vadano, ci sono mille fattori di disturbo, casuali o voluti, piccoli o grandi, funzionale alla composizione del quadro.
Non si può e non di deve svelare troppo della trama, però fidatevi, “Eterno Ritorno” è un libro che vale la pena di leggere.
VOTO COMPLESSIVO: 10/10

 

febbraio 2010


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Commento Lella (da Facebook)

Cara Lorenza,

sono rimasta affascinata dal tuo modo di scrivere, che già conoscevo, ma in questo romanzo hai potenziato la tua indubbia capacità di tenere alta la tensione, di far vivere le emozioni dei personaggi al lettore, che non può non immedesimarsi in molti di loro.
Sono d'accordo nell'affermare che non è facile inserire ETERNO RITORNO in un genere preciso, certo è un genere che prende, che emoziona.


Uno vive una vita assolutamente normale, piena di soddisfazioni, spesa tra la famiglia, il lavoro, gli amici animali e non... ma un giorno tutto cambia! Cosa è successo? E leggo... e divoro le righe… le pagine... e viaggio in tempi e luoghi e situazioni della quotidianità mediatica e inizio a vivere con LO un pezzetto di vita, che forse non ci aspetta, ma che forse è possibile… chissà! E' una speranza che molti di noi hanno coltivato nei sogni, forse negli incubi, ma certo immaginato.


Amici di Facebook, leggete ETERNO RITORNO poi mi direte!


Ora anch'io lo RILEGGO con calma per godermi quei particolari che l'urgenza di conoscere non ti permette di interiorizzare.


                                                                                                                                              Lella

febbraio 2010


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Commento Giusi

 

Cara Lorenza,

... ho appena finito di leggere Eterno ritorno.


Confermo la forte sensazione cinematografica che si respira fin dall'avvio, mi interessava vedere come venivano sciolti i vari nodi in sospeso ("come" non solo da un punto di vista di successione cronologica, ma di "scioglimento del plot") e, a mio avviso - modestissimo - tutto si è retto su un perfetto equilibrio, eventi e pensieri si succedono a ritmo scandito senza dissonanze.

 

Ho notato un'accelerata finale sul destino di (…) (parte tagliata per non svelare) ... poi decisamente liberatoria la morte di (…) (parte tagliata per non svelare) - inquietante la sequela di (…) (parte tagliata per non svelare).

 

Storia avvincente, stile originale.


A quando il prossimo romanzo?

                                                                                                                                       

febbraio 2010


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