STORIA DELLA LIBRERIA E CASA EDITRICE BATTEI
 Il nome Battei è un riferimento significativo per le memorie storiche e 
culturali di Parma e del suo territorio: una presenza, nel cuore della città, da 
quasi duecento anni. La storia ha inizio, all’epoca del Ducato di Parma, 
Piacenza e Guastalla, con Giovanni Battei (1796-1874), rilegatore e 
bibliotecario presso la Corte. Si conserva ancora il primo dei numerosi 
pagamenti provenienti dalla Cassetta Particolare della duchessa Maria Luigia, 
datato 3 giugno 1820 (lire 96 per la rilegatura di libri). Il figlio Antonio 
raccoglie l’eredità del padre e, nel 1843, a soli 22 anni, svolge l’attività di 
stampatore, nel 1852 si qualifica libraio, nel 1853 tipografo e rilegatore con 
bottega in strada Santa Croce (l’attuale via D’Azeglio), e nel 1865 torna al 
mestiere di libraio. Il figlio di Antonio, Luigi, giovane garibaldino e fervente 
patriota, animato da un encomiabile spirito intraprendente, diventa ben presto 
colonna portante dell’attività: nel 1868 assume la gestione della libreria 
Adorni e nel 1872 apre una libreria in strada Santa Lucia (ora strada Cavour): 
l’attuale sede della libreria Battei. Negli stessi anni dà vita a un vero e 
proprio stabilimento tipografico, litografico e fotografico presso il monastero 
di San Paolo: qui, una lapide marmorea, posta nel 1987, resta a perenne ricordo 
di questa coraggiosa impresa editoriale. Sono anni di grande fermento sociale e 
culturale, e ben presto la casa editrice “Luigi Battei” riesce a conquistarsi 
notorietà in Italia, pubblicando, tra l’altro, centinaia di testi scolastici 
adottati nelle scuole del Regno, e dando vita a un settimanale “Le campane 
d’Italia” e a un quotidiano, il “Corriere di Parma”. Da allora, ed ancor ora, la 
casa editrice è sempre attiva nella sua fondamentale opera di promozione e 
diffusione della cultura non solo parmigiana, attraverso libri e riviste di 
pregio. Specchio dell’attività editoriale è, appunto, l’elegante libreria che 
s’affaccia su strada Cavour: lo storico locale rivela, già all’esterno, con le 
vetrine a specchio e la maniglia in ottone con le iniziali del fondatore, la sua 
origine ottocentesca .
 L’atmosfera accogliente di un luogo sopravvissuto al 
trascorrere del  tempo è sottolineata dalla mobilia in noce biondo e dall’elegante 
scala  a  chiocciola che conduce al piano inferiore. Qui, per non perdere  
l’armoniosa proporzione originale e rispondere alle nuove esigenze di  spazio 
dettate dalla volontà d’offrire un’ampia scelta di volumi, si  sono  rese fruibili 
alcune antiche stanze di particolare suggestione, che  di  frequente diventano 
teatro d’incontri culturali, presentazioni di  volumi,  momenti musicali. Da 
quarant’anni, la direzione della libreria,  della casa editrice e dell’ufficio 
grafico è nelle mani di Antonio Battei:  ultimo rappresentante d’una dinastia di 
librai, tipografi, editori che   tramanda il gusto per l’arte della stampa nella 
città che ebbe il privilegio d’ospitare Giambattista Bodoni.
 L’atmosfera accogliente di un luogo sopravvissuto al 
trascorrere del  tempo è sottolineata dalla mobilia in noce biondo e dall’elegante 
scala  a  chiocciola che conduce al piano inferiore. Qui, per non perdere  
l’armoniosa proporzione originale e rispondere alle nuove esigenze di  spazio 
dettate dalla volontà d’offrire un’ampia scelta di volumi, si  sono  rese fruibili 
alcune antiche stanze di particolare suggestione, che  di  frequente diventano 
teatro d’incontri culturali, presentazioni di  volumi,  momenti musicali. Da 
quarant’anni, la direzione della libreria,  della casa editrice e dell’ufficio 
grafico è nelle mani di Antonio Battei:  ultimo rappresentante d’una dinastia di 
librai, tipografi, editori che   tramanda il gusto per l’arte della stampa nella 
città che ebbe il privilegio d’ospitare Giambattista Bodoni.